LA MASSONERIA E IL SUPREMO CONCILIO DEL 1805

Questa settimana vi proponiamo la lettura dell’articolo scritto dal Fratello 33°  Marco Cardinale  sulla Massoneria in Italia nel XVIII secolo. L’origiale  e’ lodevole per i suoi innumerevoli  riferimenti storici  e  l’analisi eseguita. Tuttavia per semplicita’ di lettura, ho dovuto redurne il contenuto originale. Mi si perdoni.

PREMESSA

Ricordare la creazione del Supremo Consiglio del R.S.A.A. in Italia a Marzo 1805 non significa solo festeggiarne il dies natalis, ma ripercorrere un momento centrale nella storia massonica del nostro Paese l’Italia e i valori che contribuirono a generare una Nazione. Tuttavia vi è un concetto primario: la creazione di questo organismo fu l’ultimo dei numerosi “golpe”  inferti alle tradizioni scozzesi a partire dal sec. XVIII aventi .   Pur trattandosi sempre di riforme intelligenti,  tali “golpe” erano finalizzati solo a organizzare il Rito in un unico sistema , ritenendo (in ossequio alle Costituzioni Federiciane del 1786) che la scomparsa della “ricchezza” insita nella “diversità”,  avrebbe portato unitarietà negli insegnamenti.

  1. LA MASSONERIA NEL SECOLO XVIII

La Massoneria di fine sec. XVIII era concepita come Azzurra  (3 gradi), di Perfezione (gradi scozzesi di ispirazione salomonica), Rinnovata (fino al 14° grado) e mentre in Europa esistevano Riti scozzesi fino al 18° grado (esempi illustri dei quali sono Mozart e Casanova), nel 1761 operava in Francia un Gran Consiglio competente su uno scozzesismo di solo 16 gradi.

Posto tutto ciò, nel 1783 prima Stephen Morin e poi  Henry A. Francken sistemarono il Rito scozzese di Perfezione  su 25 gradi, ponendolo sotto il Gran Capitolo di Kingston in Giamaica. Non fu scelta  l’Europa, si osservi, perche’ passata l’onda rivoluzionaria e brillandovi nuovi astri politici, il vecchio continente aveva perso il ruolo propulsore massonico. Si consideri infatti come in Francia tra il 1795 e il 1796 delle oltre 600 logge scozzesi attive alla vigilia della Rivoluzione, ne fossero rimaste poco piu’ di una decina.

In Italia la Massoneria praticava in 13 Stati sovrani mantenendo – a seconda dei casi – una impostazione o filo-americana o filo-asburgica, che pertanto le garantiva  della protezione o dei Savoia o dei Lorena (ma sempre sotto la tutela britannica). Nel Meridione, nel 1734 la Massoneria   venne usata dai Sansevero per rafforzare lo Stato contro la Chiesa la quale  reagi’ mettendola all’indice.  Nel 1763 furono fondate in Italia Logge di ispirazione olandese e nel 1773 Logge orientate allo scozzesismo.

Contrariamente a quanto si possa immaginare , Il fiorire ovunque di compagini liberomuratorie non incontrò opposizioni da parte dei pubblici poteri che le consideravano quali società filosofiche, filantropiche e intellettualiste, prive di peso politico. Addirittura a Napoli, le valutavano persino  come un sostegno a sfavore dei privilegi ecclesiastici.

Dunque, il problema dell’intolleranza scaturì solo dal fatto che le Logge sorte per impulso di massoni inglesi si ispiravano o alla famiglia regnante dei protestanti Hannover  o al cattolico Stuart, pretendente al trono d’Inghilterra in esilio.

Prevalendo il primo orientamento, la Chiesa Romana giudicò tutta la Massoneria uno strumento di propaganda anticattolica, e il Papa Clemente XII sanziono’   il 24 aprile 1738  la bolla  In eminent.  Ma in realta’ la ragione di ciò non va cercata nella lotta fra le dinastie britanniche, ma nel settarismo verso chi poneva sullo stesso piano tutte le religioni come vie alla verità, chiedendo agli iscritti solo di non “essere stupidi atei o libertini irreligiosi”.

  1. LA NASCITA DEI SUPREMI CONSIGLI

La persecuzione non scoraggiò i massoni italiani, anzi li consolidò al punto che, pochi anni dopo l’occupazione di gran parte della Penisola ad opera dell’ armata napoleonica nel 1796, la Massoneria Italiana transito’ dal Rito di Perfezione al  Rito scozzese antico e accettato (R.S.A.A).  In questo, ebbe ruolo primario il De Grasse-Tilly[1] che fondò la Loggia La Reunion Française e che nel 1801 assurse a Gran Maestro  della Gran Loggia della Carolina del Sud.  Nella citta’ di Charleston, il 31 maggio 1801, insieme ad altri gentlemen , egli costituì il primo Supremo Consiglio del R.S.A.A.e aggiunse alla esistente gerarchia di 25 gradi altri 8, così da completare quanto previsto nelle Costituzioni Federiciane.

Tornato a Parigi il 22/09/1804, il De Grasse-Tilly  innalzò il Supremo Consiglio di R.S.A.A. di Francia di cui fu il primo Sovrano e il 27 ottobre 1804, costituì la Grande Loge General du Ríte Ancien et Accepté.

lnfine, il 4/03/1805 a Parigi, assieme a tre Fratelli francesi e sette gentiluomini lombardi venuti a perorare la costituzione del Regno d’ltalia – di cui Napoleone napoleon-bonasarebbe stato incoronato il successivo 18 maggio – dopo aver elevato al 33° grado i lombardi, assunse la decisione di istituire a Milano il Supremo Consiglio di R.S.A.A. d’ltalia, unitamente all’erezione di una Gran Loggia Generale denominata (sulla falsariga di quella francese) Grande Oriente d’ltalia del Rito Scozzese Antico e Accettato.

4.DATE E PROBLEMI

Beauharnais
Eugene de Beauharnais

Sulle date costitutive gli storici assumono come momento fondativo il 16 marzo (che coincide con l’ingresso a Milano di Eugène de Beauharnais, futuro Viceré d’ltalia e Sovrano Gran Commendatore del R.S.A.A.), mentre altri parlano del 5 marzo.  La Bolla originaria fu redatta in francese perché la decisione fu assunta a Parigi il 4 Marzo mentre  fu a Milano chee il giorno successivo avvenne la  proclamazione di quanto già concordato. Ma il vero problema é la definizione “d’Italia” di cui si sarebbe fregiato questo Supremo Consiglio perché l’ltalia   era in realtà solo il Regno d’ltalia (ex Repubblica Cisalpina, promulgata dalla Consulta di Lione il 26 gennaio 1802) con capitale Milano, proclamato dal Bonaparte il 17-18 Marzo 1805; un Regno formato da Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Marche, per un totale di 12 citta’ centro-settentrionali. Quindi, per essere precisi, non si dovrebbe parlare di creazione del primo Supremo Consiglio d’ltalia, bensì del Supremo Consiglio di Milano con giurisdizione nei territori del MilanoRegno Italico: solo in tale modo si spiega perché nel 1809 fu fondato a Napoli il Supremo Consiglio detto “per le Due Sicilie”. A ciò si aggiunga il fatto sconcertante che, tra i Fr. lombardi elevati al 33° grado dal De Grasse-Tilly, nella Bolla fondativa appaiono i nomi di Daniele Felici, ministro dell’interno del Regno d’ltalia e di Giovanni Battista Costabili Containi, intendente ai beni della corona. Ma ne’ il Felici ne’ il Costabili potevano avere le cariche menzionate in un regno non ancora sorto. Si tratta di una grave incongruenza che getta un sospetto circa l’effettivo momento di istituzione del citato Supremo Consiglio, che potrebbe in realta’ datarsi a un periodo ben piu’ tardo di quello del 4 marzo 1805.

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Count De Grasse-Tilly

Mi viene da pensare che ciò potrebbe allocarli nel 1812-1813 a seguito della disastrosa campagna di Russia, che segnò l’inizio del declino dell’Impero.  La   Massoneria italiana, dopo essersi largamente giovata della proiezione napoleonica, al momento del tramonto dell’astro bonapartista si trovò nuovamente a rendere conto ai vittoriosi britannici nei confronti dei quali, mentre si attestava la propria origine anglo-scozzese, si rivendicava tuttavia l’autonomia decisionale ormai vecchia di 7-8 anni. Al fine di evitare una loro “reazione” forse si antidato’   la Costituzione del Supremo Consiglio a prima che Napoleone diventasse Re d’Italia. Tale mia impressione è corroborata da un ulteriore avvenimento.

Creato il Supremo Consiglio di Milano, il 20 giugno 1805 fu promulgata la Costituzione Generale dell’ Ordine Massonico in Italia e venne eletto quale suo Sovrano Gran Maestro, Eugène de Beauharnais (fino al 1813). Poiche’ nella stessa riunione fu ricevuto il Gen. Giuseppe Lechi, G.M. del Grande Oriente presso la Divisione dell’Armata d’Italia nel Regno di Napoli, fondato nel 1804, si ritenne. che la sua presenza   avesse   potuto sancirr  una connotazione “nazionale” del Supremo Consiglio d’Italia, nel senso che si  veniva a estendere la sua giurisdizione sia alle logge del centro-nord che a quelle napoletane. Ma è errato, perché se cosi’ fosse allora non si spiegherebbe la costituzione del Supremo Consiglio per le Due Sicilie del 1809.

La presenza   di numerosi e distinti Supremi Consigli in Italia si protrasse per molti decenni, come prova il fatto che nel 1848 si ricostituì il Supremo Consiglio di Milano (scomparso nel 1815); nel 1860 ne vennero creati uno a Napoli e uno a Palermo e nel 1862 un altro a Torino.   Solo dopo la proclamazione di Roma quale Capitale nel 1870 , avvenne l’unificazione di questi vari  organismi nel Supremo Consiglio d’Italia.

  1. L’ITALIA NEL RITO RINNOVATO

Si è voluto intravedere nell’adesione del Gen. Lechi – e nella concomitante nascita del Regno d’Italia con un proprio esercito – il primo germe della riscoperta del sentimento nazionale e dell’aspirazione a una Patria unita. Questa connotazione risorgimentale rimase incardinata nella Massoneria italiana che per tutto il secolo XIX si identificò con la causa nazionale. E mentre a seguito della Restaurazione sorsero in Europa governi assolutistici, la Massoneria italiana trovò nuovi scopi nelle idee liberali  che la Rivoluzione francese aveva messo in circolazione e che in meno di cinquant’anni, tra moti e insurrezioni, avrebbero portato all’unità, libertà e indipendenza d’Italia.

Nonostante le aperte ostilità ecclesiastiche   nonche’ la forte influenza dell’Austria sugli stati italiani con  la sua presenza militare e burocratica sul territoro, il mov-

Mazzini
Giuseppe Mazzini

mento rivoluzionario non si pote’ piu’ fermare .  Nel frattempo Mazzini fondava la Giovine Italia di cui Garibaldi si fece un ativissimo propagandista . Scoppiata la crisi politica e istituzionale del 1848 in Europa, i milanesi insorgevano ed espellevano gli austriaci provocando la prima guerra fra Piemonte e Austria.

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Giuseppe Garibaldi

Comunque siano andate realmente le cose resta un dato inevitabile  :  la costituzione del Supremo Consiglio del 1805 (d’Italia o di Milano che sia) non fu soltanto l’avvio formale di un processo organizzativo ma un atto che forgiò l’impostazione della Massoneria italiana la quale vi collegò le sue basi giuridiche fino ai nostri giorni, sancendo così definitivamente la sua connotazione fedele alla tradizione scozzese.

Ma se la vera data della nascita del Supremo Consiglio d’Italia non si ascrive al 1805, non al 1812-1813 bensì al 1870, allora nel 2024 la Massoneria Universale di Rito Scozzese Antico e Accettato  sara’ l’unico Ordine a festeggiare l’autentico bicentenario. Io penso di esserci alla veneranda età di 116 anni e spero che sarete  tutti con me in questa splendida cornice abruzzese.

Articolo estratto dall'originale intitolato "Il Supremo Consiglio del1805: Quale ponte tra l'Italia preunitaria e la nuova Nazione" 
Autore: MARCO CARDINALE 33° 
Pubblicato dalla Rivista Arcana - Anno III, Numero 3,del 5/2017

Note

(1) – Il Morin si allontanò da ogni impegno profano, dedicandosi interamente alla Massoneria, prendendo dimora a Kingston, Jamaica. Aveva conseguito tutti i 16 gradi gerarchici, da Apprendista a Principe di Gerusalemme e anche quello di Kadosh Templare ma   si rese conto di come regnasse una totale disorganizzazione  in merito ad esempio alla progressione, alla posizione dei Rosacroce, al rapporto tra Kadosh e Principe del Real Segreto.   Insieme a William Wynter, Edward Bower, Martin Matthias, William Adams , si trovò a elaborare e definire una certa sintesi e gerarchia, portando a compimento il lavoro tra il 1765 e il 1770. Ai Gradi dell’Esilio, a Cavaliere d’Oriente e a Principe di GerusaIemme vennero sovrapposti i Gradi Giovannei, inserendo il Cavaliere Rosacroce tra il Cavaliere d’Oriente e d’Occidente e il Sublime Massone Scozzese. Inoltre, si aggiunsero in seguito tre gradi di impostazione biblica  (ma di origini assai differenti) ovvero quello di Principe della Massoneria, Cavaliere Prussiano, Cavaliere dell’Ascia Reale.

(2) – Alla morte del Morin, avvenuta nel 1771, il propagarsi del Rito  di Perfezione nel Nuovo Mondo ricevette nuovo impulso dal Francken, che  aveva nominato nel 1768 Samuel Stringer e Jeremiah van Rensselaer quali Ispettori Delegati per le colonie inglesi d’America. Non molto attivo fino al 1774, il Francken in quell’anno nominò altri tre lspettori Delegati, tra cui l’efficiente Augustin Prevost. Allorché il Francken nel 1783 copiò il suo registro destinato a David Small, l’opera di risveglio della Massoneria si può effettivamente ritenere compiuta.

(3) – Il Morín, nel 27/8/1761, ricevette dai dignitari della Gran Loggia Sovrana di San Giovanni di Gerusalemme, una patente dal G.M  – il Conte di Clermont – per costituire e difondere la Massoneria di Perfezione nelle Americhe.

(4) – ll testo della bolla é citato totalmente nella Providas Romanorum di Benedetto XIV del 1751.

(5) – Tra i quali Frederick Dalcho e John Mitchell, nominato Sovrano Gran Commendatore. Nell intenzione dei fondatori, la creazione di tale organismo era il coronarsi delle Grandi Costituzioni di Federico il Grande del 1/05/1786. L’evento tuttavia rivestì un’importanza che superò le loro stesse aspettative, andando oltre lo spessore e la capacita’ degli stessi ideatori.

(6) – Di questi nuovi 8 gradi, 5 provenivano dal sistema degli Scozzesi Trinitari di Pirlet, uno dall’Ordine della Stella Fiammeggiante di Tachioudy, gli ultimi 2 (sempre di matrice francese) dalla Loggia-Madre Scozzese Contrat Social. L’innovazione maggiormente importante consistette infatti nella creazione di una rigorosa struttura amministrativa –  il Supremo Consiglio –  titolare di ogni potere e strutturato quale un’autentica potenza massonica centralizzata. Tuttavia nel secolo XIX, lo spirito interamente teso alla ricerca iniziatica aveva perduto la stessa spinta che caratterizzava il secolo precedente, almeno fino al 1740.

(7) – Alexandre De Grasse-Tilly, insieme a Jean-Baptiste Marie  De La Hogue  fu il principale fondatore del nuovo sistema. Entrambi appartenevano al Rito di Perfezione e nel   13/01/1797, avevano fondato un Supremo Consiglio del 25° e Ultimo Grado . Probabilmente, il De Grasse-Tilly prese parte attiva alla redazione delle Grandi Costituzioni del 1786, costituenti il legame tra tutti i Supremi Consigli esistenti.

(8) – Il De Grasse-Tilly si avvalse della collaborazione del Pyron, nominato Gran Segretario. Tra i componenti di spicco della Gran Loggia va menzionato l’italiano Ferdinando Marescalchi, ministro degli Affari Esteri del Regno d’Italia.

(9) – Si tratta di Marco Alessandri, Trussardo Pietro Calepio, Giovanni Battista Costabili Gontaini, Daniele Felici, Giovanbattista Gustavillani, Pierre Parma.

(10) – Con la caduta di Napoleone la Massoneria iniziò a essere perseguitata, a partire dal 10/06/ 1814, con l’editto piemontese che sanciva “La proibizione delle congreghe ed adunanze segrete  e massime,  quelle dei così detti Liberi Muratori già proibite col Regolamento 20 maggio 1794”.  Ulteriore decreto venne emanato a Milano il 24/08/1814. Otto anni piú tardi, il Congresso di Verona giunse a domandare alla Santa Alleanza lo sterminio dei Massoni, rei di regicidio e di turpi pratiche sessuali. ln tale clima, la Massoneria pose quasi fine alla sua attività manifesta, lasciando libere di agire altre istituzioni politico-militari  quali la Carboneria, Figli di Marte, Illuminati, Fratelli Artisti, Difensori della Patria, Avvoltoi di Bonaparte – pur continuando a essere considerata  la matrice comune di esse, come si evince dai documenti ufficiali del Ducato di Modena. La difficile vita nel periodo reazionario non vanificò tuttavia lo studio iniziatico e la spinta verso tempi migliori. Già nell’ottobre 1817 il principe bolognese Astorre Hercolani organizzò un Congresso di rappresentanti di numerose associazioni segrete, al fine di ridare attualità all’azione massonica e carbonara nella Stato della Chiesa. Soprattutto però gli alti gradi scozzesi, meno legati alla rigida struttura delle Logge Azzurre e pertanto meno esposte al rischio di persecuzione a opera dell’Inquisizione, mantennero viva in Italia la tradizione muratoria. Non a caso, nel 1820 vennero pubblicati a Napoli gli Statuti generali della Società dei Liberi Muratori del Rito Scozzese Antico ed Accettato, pietra miliare della successiva attività massonica.

[11] ammiraglio francese durante la guerra d’indipendenza, iniziato a Parigi nella Loggia Saint-Jean-d’Écosse du Contrat Social, elevato a Principe del Real Segreto nel 1788 a Charleston, collaboratore di Washington, nel 1798 M.V. della Loggia La Candeur

LA MASONERIA SEGÚN LA HISTORIOGRAFIA COLOMBIANA

La masonería como tema históric ha sido poco tratada por la historiografía colombiana, es un tema sobre el que ha existido cierto tabú, cuestión no gratuita, porque en primer lugar es una institución que mantiene unas pautas secretas o de carácter secreto en su funcionamiento interno, lo cual hace que los archivos no estén abiertos para todo el mundo; en segundo .lugar, los datos que permiten reconstruir una historia de la masonería se encuentran dispersos; en tercer lugar, no existe una tradición historiográfica similar a la de otros países (Alemania, Francia, Inglaterra), donde se originó la masonería. Un cuarto factor, es la multiplicidad de aspectos o temáticas que están relacionados con la masonería, tales como lo político, lo religioso, lo simbólico y ritual, la leyenda, etc.

En nuestro medio es píonera la amplia investigación llevada a cabo de Américo Carnicelli [1], presentada en dos obras tituladas “La Masonería en la Independencia de América” e “Historia de la Masonería Colombiana “.  Estas obras en buena parte están sustentadas en documentación masónica, algo indudable ya que el autor fue un masón grado 33, con amplias relaciones con las logias de toda América, lo cual le permitió un acopio extenso de documentos a lo largo de varios lustros.

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The Knights Hospitallers and the fall of Malta

It is common opinion that Speculative Freemasonry descends from the Crusaders. Such an argument was initially put forward by the Scottish Freemason Chevalier Ramsey in his Paris speech of 1736. But if we are to believe in this theory, how do we explain that Speculative Freemasonry  presence on Malta, the very last bastion of those Christian soldiers, was only established around two hundred years ago? The answer lies in the events that history has recorded and in the corrupted nature of man that induced them.

This is the story of the Knights Hospitallers, later known as the Knights of St John of Rhodes and Malta, who belonged to the last surviving Order of  the Crusaders.   

THE RELIGIOUS WARS

By the end of the first millennium the Arabs presence in the Mediterranean was considerable.  With their Caliphate the Moors controlled southern Spain, ruled the North African territories and coastline and were preparing to invade Sicily and Southern Italy.  By 1091, they had conquered all of Anatolia – now part of Turkey – and were at the gates of Constantinople, the capital of the Byzantine Empire that was once part of Rome.   In 1094 the Byzantine Emperor Alexios I Komnenos, increasingly threatened by the raising Islamic forces found it necessary to ask for help from the most powerful man in Western Europe of the time, the Pope. Continue reading The Knights Hospitallers and the fall of Malta

Historia de la Gran Logia de Inglaterra

La Gran Logia de Inglaterra se formó, como la primera Gran Logia en el mundo, por la reunión de cuatro Logias de Londres en la Taberna el Ganzo y la Parrilla, St. Paul’s Churchyard, el 24 de iunio de 1717. Eligieron a Anthony Saver, Caballero como el primer Gran Maestro y resolvió reunirse anualmente en una Gran Fiesta. Las logias comenzaron a atraer a hombres de intelecto, especial-

mente el Dr. Iohn Theophilus Desaguliers (Gran Maestro 1719) y otros miembros

desaguillier

de la Royal Society y la aristocracia, (John 2nd Duke of Montagu, el primer Gran Maestro noble 1721) que cambió la Gran Logia de un simple banquete a un cuerpo regulador.

En 1730, la Gran Logia habia publicado sus Constituciones (1723); comenzó a mantener Minutas oficiales (1723); publicó una lista anual de alojamientos grabados (1723); establecer un Comité de Caridad y un Fondo Central de Caridad (1727); tenia autoridad sobre setenta y cuatro logias en Inglaterra y Gales, y habia comenzado a exportar la artesanía al extraniero mediante la emisión de delegaciones para formar logias en Gibraltar y la India. El desarrollo en el hogar fue ayudado por el nombramiento por patente de Grandes Maestros Provinciales para representar al Gran Maestre en los condados. El éxito de la primera Gran Logia fue Coronado en 1782 por la instalación de Su Alteza Real Henry Frederick, Duque de Cumberland como Gran Maestro.

Una Gran Logia rival surgió en Londres en 1751. Formada por irlandeses masones que no habian podido ingresar a las logias inglesas, se la conoció como la Gran Logia de los Antiguos por el alegato de sus primeros miembros de que la Gran Logia habia partido de ‘los puntos de referencia mientras que ellos practicaban la Masonería  de acuerdo con las Constituciones Antiguas ‘. Al garantizar las Logias itinerantes en los Regimientos del Eiército Británico y las Grandes Logias Provinciales en las Colonias, con la autoridad de constituir nuevas Logias a nivel local, los Antiguos hicieron mucho para difundir la Francmasonería Inglesa en el exterior. También hicieron mucho para fomentar el Arco Real y varias Órdenes Masónicas adicionales.

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Le Societa’ Segrete : I Rosa-Croce

L’interesse per i Rosa Croce di Ashmole fa parte di una più generale riscoperta degli scritti rosacrociani nella seconda metà del XVII secolo. Nel 1652 John Heyden pubblica la prima traduzione inglese della « Fama fraternitatis », mentre Thomas Vaugham – sotto lo pseudonimo di Eugenius Philalethes – diffonde i suoi scritti alchemici di carattere rosacrociano.  Pertanto entrambi possono aver influenzato le nascenti logge massoniche. Le similarita’ nel linguaggio e nella liturgia tra le due associazioni sono riconducibili ad un fondo comune ovvero l’Esoterismo.

In effetti i primi Rosa Croce parlano di casa dello Spirito Santo, di costruzione visibile o invisibile, intangibile e indistruttibile, di edifici senza finestra né porta, di pietra angolare, di fondazioni, ma questo sembra essere un insieme di metafore che hanno origine dalle Sacre Scritture, con saltuari prestiti dall’Alchimia, ben diverso quindi dall’obbligo del silenzio e dai segni di riconoscimento che la Massoneria riprende dalle gilde degli artigiani edili.

Le associazioni Rosacruciane si svilupparono parallelamente alla nascente Massoneria  e per entrambe le confraternite si pose il problema di darsi lustro rinvenendo le proprie origini lontano nel tempo. Vi sono poi personaggi che vestono la doppia affiliazione cosicche’ l’assimilazione delle strutture rosacrociane nella Massoneria promuove l’impulso verso la costituzione di gradi sempre più elevati.  Nel 1710, cioè sette anni prima della pubblicazione della Andersons-constitutions-frontispiece-title-1784Costituzione di Anderson,  « Sincerus Renatus » (un alias di Samuel Richter, pastore luterano, che si ritiene discepolo di Paracelso e di Jakob Böhme)  pubblica « La vera e perfetta preparazione della Pietra Filosofale della Fraternità dell’Ordine della Croce d’Oro e della Rosa-Croce » , un trattato d’alchimia sulle pratiche di laboratorio.[1]

Nella prefazione, egli  precisa che il testo non è opera sua, ma di un Professore dell’Arte del quale non può rivelare l’identità, e che i membri dell’Ordine hanno lasciato l’Europa per le Indie al fine di vivere più tranquillamente. In realtà, l’Ordine descritto da Sincerus Renatus sembra non sia mai esistito. Ad ogni modo, il termine «Rosa-Croce d’Oro» avrà una certa fortuna e alcune sue regole si ritroveranno più tardi nelle istruzioni del grado massonico-rosacrociano dei Principi Cavalieri Rosa-Croce.

Nel 1749, Hermann Fictuld pubblica « Aureum Vellus », nel quale parla di una Società dei Rosa-Croce d’Oro che si presenta come l’erede dell’ « Ordine del Vello d’Oro » fondato da Filippo il Buono nel 1492. Verso il 1757 egli crea un rito massonico a tendenza alchemica e la chiama « Società Roseæ et Aureæ Crucis o Fraternità dei Rosa-Croce d’Oro », composto da un insieme di gradi rosacrociani:.

Questa Società migra in diverse città come Francoforte sul Meno, Marburg, Kassel, Vienna e Praga, sembra spegnersi verso il 1764 e  si riforma grazie a Schleiss von Löwenfeld e Joseph Wilhelm Schröder ; infine dà origine ad un altro rito massonico rosacrociano che si manifesta tra il 1770 e il 1777 in Baviera, Austria, Boemia e Ungheria.  Tale Rito e’ dapprima adottato da una loggia massonica di Ratisbona, la « Mezzaluna dalle Tre Chiavi » poi nel 1771 anche da una loggia di Vienna « La Speranza » che darà origine a quella delle « Tre Spade »  la quale diviene il vivaio di tale rito massonico-rosacrociano coltivante l’alchimia e la teurgia.initiation2

Dal 1776 alcuni membri della loggia delle « Tre Spade » [2]  instaurano un nuovo Ordine massonico-rosacrociano che chiamano « Ordine della Rosa-Croce d’Oro d’Antico Sistema » e fara’ della loggia dei « Tre Globi » di Berlino  il centro delle sue attività. Quest’Ordine adotta una gerarchia di nove gradi [3]:

  • Juniores
  • Teoretici
  • Pratici
  • Philosophi
  • Minores
  • Majores
  • Adepti Exempti
  • Magisteri
  • Magi

L’insegnamento degli Juniores riproduce centodieci pagine dell’ opera “Opus mago-cabbalisticum et Theosophicum” del 1719 di Georg von Welling[4]. L’istruzione e il rituale dei Teoretici riprendono il « Novum  laboratorium medico-chymicum » di Christopher Glaser (1677). Le operazioni alchemiche insegnate ai Magistri, sono recuperate da due libri dell’alchimista paracelsiano Henrich Khunrath: « La Confessio de Chao Physico-chemicorum catholico » (1596) e “L’Amphiteatrum sapientiæ æternæ” (1609).

I rituali e gli insegnamenti di quest’Ordine sono dunque orientati nettamente verso l’Alchimia. In questo ambiente in cui si mescolano Alchimia, Rosacrocianesimo e Massoneria nasce il celebre libro dei « Simboli Segreti dei Rosacrociani » del XVI e XVII secolo (Altona, 1785 e 1788) il quale, composto essenzialmente di trattati alchemici illustrati in modo magnifico, è spesso presentato come il libro rosacrociano più importante dopo i tre manifesti.

Il vero Ordine massonico della Rosa-Croce d’Oro d’Antico Sistema [5] possiede una caratteristica che lo differenzia dal Rosacrocianesimo del XVII secolo: rivendica una  filiazione risalente a Ormus, o Ormissus, sacerdote egizio battezzato da San Marco. Ormus, quindi, avrebbe cristianizzato i Misteri dell’Egitto e fondato l’Ordine degli Ormusiani dandogli come simbolo una croce d’oro smaltata di rosso. Nell’anno 151 gli Esseni si sarebbero uniti a loro e l’Ordine avrebbe preso il nome di “Guardiani del Segreto di Mosè, Salomone e Ermete”. Durante il XII secolo tale Ordine ammette i Templari e quando nel 1118 i Cristiani perdono la Palestina, i membri dell’Ordine si disperdono per il mondo con tre di loro che vengono a stabilirsi in Europa e fondano « L’Ordine dei Costruttori d’Oriente ».

Lo spagnolo Ramon Llull ramon-llull-majorcan-scholar- e’ ammesso in tale Ordine e ivi inizia all’Arte un certo Edoardo I dei Plantageneti d’Inghilterra . In seguito solo i membri della casa di York e di Lancaster diverranno dignitari dell’Ordine; ecco perché alla croce d’oro – utilizzata come simbolo dell’Ordine –  viene aggiunta anche la rosa che figura negli stemmi delle due famiglie. Così sarebbe nato l’Ordine massonico della Rosa-Croce d’Oro. Qualunque sia la sua filiazione mitica, quest’Ordine nasce in Germania nel XVIII secolo e si sviluppa essenzialmente nella scia della Stretta Obbedienza Templare, il rito massonico più importante nel paese.

Se finora il Rosacrocianesimo ha dato vita solo a gruppetti dei quali non si conosce alcun rituale sino ad oggi, l’Ordine Massonico della Rosa-Croce d’Oro di Antico Sistema ha invece lasciato vari documenti sulle sue attività. Conosce una grande diffusione nell’Europa centrale e numerose personalità come il principe Federico Guglielmo o Nicolai Novikov in Russia ne sono membri. L’Ordine viene messo « in sonno » dai suoi fondatori nel 1787, dopo aver dato nascita ai Fratelli Iniziati dell’Asia (1779), di cui è Gran Maestro Charles de Hesse-Cassel , allievo e protettore del Conte di St Germain.

In pratica con la nascita dell’Ordine della Rosa-Croce d’Oro d’Antico Sistema compare nella Massoneria l’alto grado di Rosa-Croce. La sua esistenza è attestata per la prima volta nel 1757 – nelle attività della Loggia dei « Figli della Saggezza » e della « Concordia » – col nome di Cavaliere Rosa-Croce e viene subito considerato il non plus ultra dei gradi della Massoneria. Esso diviene anche il settimo e ultimo grado del Rito Francese del 1786, e il diciottesimo del Rito Scozzese Antico e Accettato. Tuttavia il grado presenta una particolarità che susciterà molti dibattiti. Mentre tutti i gradi massonici insistono sull’universalità della saggezza, quello del Cavaliere Rosa-Croce è propriamente cristiano. Ecco perché alcuni massoni cercheranno di de-cristianizzarlo nel XIX secolo proponendo un’interpretazione filosofica del suo simbolismo. Nella sua « Stella Fiammeggiante » il barone di Tschoudy nota «il Cattolicesimo sotto forma di grado». Il suo simbolismo non evoca i temi del Rosacrocianesimo del XVII secolo e non parla di Christian Rosenkreuz, ma mette in scena il calvario del Golgota, la Resurrezione del Cristo e comporta due agapi nelle quali si condivide il pane e il vino, una cerimonia che ricorda l’Ultima Cena. Durante l’iniziazione a tale grado il candidato rivive le peregrinazioni successive alla distruzione del Tempio di Gerusalemme. Egli cerca la Parola Perduta e il suo viaggio gli consente di scoprire tre virtu’ : la Fede, la Speranza e la Carità e gli  viene svelato il senso segreto di « I.N.R.I ».INRI

I più antichi rituali del grado Rosa-Croce risalgono al 1760 (Strasburgo) e 1761 (Lione), ossia solo pochi anni dopo la comparsa della Societas Roseæ et Aureæ Crucis di Francoforte. Uno scambio di corrispondenza del giugno 1761 tra i Massoni di Metz e quelli di Lione rivela che i Lionesi praticano un grado sconosciuto ai loro fratelli di Metz, quello di « Cavaliere dell’Aquila » o « Massone di Eredom », altra designazione del grado massonico Rosa-Croce.

Per chiudere : I Rosacroce sono indicati come gli eredi di una catena di iniziati i cui anelli sono gli Egizi, Zoroastro, Ermete Trismegisto, Mosè, Salomone, Pitagora, Platone e gli Esseni. Un lineaggio questo che ricorda quello evocato da Michel Maier nel « Silentium Post Clamores » il quale riprende l’idea di Tradizione Primordiale tanto cara all’Ermetismo del Rinascimento. Si ritroverà questa nozione nel « Regolatore dei Cavalieri Massoni » o i quattro Ordini Superiori  secondo il regime del Grande Oriente.

Vi abbiamo riproposto il testo scritto da autori invisibili e pubblicato anni orsono nel sito Axis Mundi (non quello odierno,che non ha alcunche'a vedere con quello originale) il quale rappresento' un riferimento sapenziale di rara profondita'.

Aldo Reno (The Editor)


[1]  Che ha in appendice le cinquantadue regole alla base dell’Ordine della Rosa-Croce d’Oro, le quali indicano che l’Ordine – diretto da un Imperator eletto a vita – non deve avere più di sessantatré Fratelli.

[2] Johann Rudolf von Bischoffswerder (1714-1803), ufficiale prussiano, poi ministro della guerra alla morte del grande Federico, e Jean Christophe Wollner (1732-1800), pastore.

[3] I cui aspetti simbolici sono presentati nei testi della Riforma adottati durante un Convegno dell’Ordine tenutosi a Praga il 1777.

[4] Il libro attraverso il quale Goethe si inizierà al pensiero rosacrociano

[5]  Precisiamo «massonico» per distinguerlo dai gruppi recenti che usano lo stesso nome senza tuttavia alcun legame con questi Rosacrociani del 18° secolo.

Le Societa’ Segrete – La Massoneria

La Massoneria è una un’istituzione iniziatica avente come fine l’emancipazione dei suoi aderenti attraverso l’acquisizione della conoscenza.  Il termine loggia deriva dall’antico tedesco laubja, che a sua volta  deriva da laub (fogliame)  e significa capanna o baracca di boscaioli.  Laubia indica il luogo accanto a un tempio in costruzione dove si custodiscono gli attrezzi di lavoro e dove ci incontra. Nell’Europa centro-occidentale, quando si tratta di costruire una cattedrale gotica, la loggia viene costruita parallelamente alla chiesa ed è, come questa, rivolta da est a ovest (ex oriente lux). La più antica loggia di cui abbiamo notizia è quella di Kilwinning, in Scozia, operante già nell’anno 1150. I maestri muratori, gli artigiani edili e gli architetti formano  – a partire dall’alto medioevo –  delle gilde esclusive o logge fortemente gerarchizzate il cui scopo è la difesa degli interessi professionali, la disciplina dei suoi membri e soprattutto la trasmissione dei segreti del mestiere, tra cui la sezione aurea o numero aureo di Pitagora, che è alla base di tutta la filosofia pitagorica e si ritrova come fondamento delle armoniche proporzioni delle cattedrali gotiche. D’altra parte, le gilde provvedono anche alle necessità di mutuo soccorso, che la società del tempo non riesce a soddisfare in altro modo.

Un’altra gilda è documentata a Strasburgo, e sul suo esempio altre se ne ritrovano in città tedesche, austriache, svizzere, ungheresi, finché il 25 aprile 1459 i maestri architetti di tutte le logge si riuniscono a Ratisbona, dove elaborano uno statuto comune alla professione e alle logge. Nel 1563 , settantadue maestri di logge si riuniscono a Basilea per dare alla confraternita un nuovo statuto, che conferma la gerarchia interna di maestri, compagni e artigiani che costituiranno i primi tre gradi della Massoneria. S’istituiscono dei segni di riconoscimento tra i gradi e all’interno dei gradi un simbolismo rituale.Masonic Guild

Controverso è il passaggio dalle logge operative, costituite dagli architetti, dai maestri muratori, dagli artigiani edili alle logge speculative, che ammettono al loro interno un numero sempre più preponderante di persone estranee alla loro professione, i membri accettati. Qual’è l’interesse che muove questi ultimi, in genere intellettuali o gentiluomini ricchi e istruiti, ad affiliarsi alla corporazione di un mestiere sicuramente inferiore alla loro condizione? Probabilmente l’esoterismo delle tradizioni degli architetti, di cui la sezione aurea è un esempio, e il loro vanto di un’origine antichissima, risalente addirittura alla costruzione del Tempio di Gerusalemme al tempo di Re Salomone, la rendono affascinante a loro occhi; mentre l’afflusso di denaro liquido, e conseguentemente il ruolo di promozione sociale, i divertimenti e la patina culturale che questo garantisce costituiscono un buon affare per i massoni operativi. Sta di fatto che ad un certo punto questi ultimi si accorgono che nelle loro logge non solo essi sono in minoranza, ma in alcune non vi sono affatto.

Il primo massone speculativo è Sir Robert Moray (1608-1675), che entra nella Massoneria nel 1641 e alla fine diviene gran Maestro della sua loggia, ad Edimburgo. Elias Ashmole (1617-1692EliaAshmore), studioso dell’occultismo e tra i fondatori della Real Society, entra nella Massoneria nel 1646 a Warrington nel Lancashire. Egli pubblica dei manoscritti di alchimia col nome di Thearum Chemicum Britannicum e un’apologia della Fama fraternitatis e dei Rosa Croce.

Il 24 giugno 1717 avviene l’atto ufficiale di nascita della Massoneria: quattro logge londinesi, The Goose and Gridiron, The Crown, The Apple Tree e The Rummor and Grape, così chiamate dal nome delle taverne presso le quali ciascuna si riunisce, decidono di darsi una nuova organizzazione centralizzata, cui danno il nome di Grande Loggia di Londra, eleggendo come Gran Maestro il gentiluomo Anthony Sayer. Della logge fanno parte il pastore anglicano Theophile Desaguliers (1683-1744), brillante Goose-and-Gridironvolgarizzatore delle teorie newtoniane e membro della Royal Society, presso la quale, oltre che all’interno della loggia, organizza per tutta la vita esperimenti e dimostrazioni scientifiche con l’uso di macchine per istruire affiliati e uomini di cultura, e il pastore presbiteriano James Anderson (1684-1739), cui si devono le Costituzioni adottate dalla società il 14 gennaio 1723. In esse si dichiara tra l’altro che la Massoneria è “il Centro d’unione e il mezzo per   annodare una sincera amicizia tra persone che sarebbero rimaste in perpetuo estranee”. Questa affermazione, in un paese dilaniato dalle lotte religiose, la dice lunga sui principi di tolleranza, egualitarismo e umanitarismo che animano i fondatori della Massoneria.

Fin dai suoi inizi, la Massoneria cerca delle origini illustri, bel al di là delle gilde di architetti, maestri muratori e lavoratori edili che si tramandano i segreti dell’arte. La storia dei Templari, con i contatti che questi ebbero con la cultura araba ed ebraica, ivi incluse delle ipotetiche ricerche nelle vestigia sotterranee dei templi ebraici, è in questo senso l’ideale per poter dare un contesto alla trasmissione dei segreti dell’arte muratoria. Secondo la leggenda, due giorni prima che Filippo il Bello emanasse l’ordine di arresto dei Templari, un carro di fieno tirato da buoi lasciò il Tempio di Parigi, e sotto il fieno si nascondeva un gruppo di loro, guidato da un certo Aumont. Essi si portavano dietro un grosso carico d’oro, forse di produzione alchemica, e i loro oggetti iniziatici. Si rifugiarono in Scozia, dove si sarebbero uniti alla loggia massonica di Kilwinning. In un certo senso essi ripetevano la storia del mitico Hiram, che fu ucciso perché si rifiutò di rivelare i segreti dell’arte, dopo di che il Re Salomone inviò i maîtres elus (maestri scelti) a vendicarne la morte. Ora ad altri maestri sarebbe toccato il compito della vendetta, che sarebbe infine ricaduta sui discendenti di Filippo il Bello, i Re di Francia (tanto che quando Luigi XVI fu ghigliottinato, qualcuno dalla folla balzò sul patibolo e gridò: “Jacques de Molay, sei stato vendicato!”).

Jacques de Molay

Inizia pertanto un’interpretazione agiografica della storia, che reinventa le gesta dei Templari, dei Rosa Croce, o di altri antenati mitici dei Massoni. Ad esempio la battaglia di Bannockburn (1314), in cui il Re scozzese Robert sconfisse le armate inglesi, superiori di numero, dopo essere stato sul punto di essere sbaragliato, viene attribuita alla carica di un distaccamento di Cavalieri Templari, versione a cui mostrano di credere anche degli autori moderni, Baigent e Leigh (1989). Questa ricerca si traduce nella produzione di una mole di documenti, di dubbia autenticità, tesi a suffragare queste illustri filiazioni. In realtà quello che si vuol ricostruire più che una storia è una metastoria, un resoconto simbolico delle origini, atto a calare la vicenda dei Massoni in un contesto mitico, dove i rituali ricostruiscono il tempo fuori dal tempo delle origini. Da qui, come per i Rosa Croce, all’idea di una antica sapienza che si è tramandata lungo i secoli attraverso l’esoterismo il passo è breve, e per conseguenza l’arruolamento nelle fila dei precursori di una lunga serie di iniziati, il primo dei quali è addirittura Enoch, e dopo di lui i costruttori delle piramidi, Mosè, Pitagora, gli Esseni, gli Gnostici, gli Alchimisti, i Catari, infine i Rosa Croce. Una caposaldo in questo senso è rappresentato da Andrew Michael Ramsay (1686-1743), un giacobita scozzese esule in Francia, membro cattolico romano della famiglia Stuart. Nella sua opera più importante, Les voyages de Cyrus (1727), LeVoyagesdeCyruscolloca l’origine dell’intero Corpus Hermeticum non in Egitto, ma in Cina. In una conferenza del 1737, egli innesta la cultura massonica nelle crociate medioevali, suggerendo che alcuni cavalieri fossero stati anche spaccapietre, e così avessero avuto accesso alle fondamenta del Tempio di Gerusalemme e ai segreti ivi custoditi, risalenti ai patriarchi dell’Antico Testamento e ai costruttori del Tempio. Egli riprende l’idea di Christopher Love (1618-1651) – poeta e occultista presbiteriano gallese, giustiziato per aver partecipato a un complotto lealista contro il governo puritano – dell’esistenza di un pilastro di bronzo istoriato, che sarebbe stato eretto prima del diluvio universale dal figlio di Adamo ed Eva, Seth, e dal profeta Enoch. L’idea segue la tesi di Josephus (37-100 ca.), considerato un autorevole intermediario tra il Vecchio e il Nuovo Testamento, secondo cui Seth avrebbe costruito delle colonne di mattoni o di pietra per preservare dal degrado degli elementi naturali la conoscenza dei corpi celesti e delle loro proprietà. Su questo materiale si costruisce il Rito Scozzese Antico e Accettato, il cui quarto grado è appunto detto “dell’Arco Reale”, dall’arcobaleno, simbolo dell’alleanza tra Dio e il popolo eletto. Si inizia così a sviluppare una gerarchia che va al di là dei tre livelli iniziali di apprendista, compagno e maestro, e prende il nome di Massoneria Scozzese, per l’asserita filiazione dell’ordine dai Templari attraverso le logge scozzesi; in realtà, l’unica cosa scozzese è il fatto che il rito fu introdotto in Francia dagli esuli giacobiti (Katz, 2005). Comunque, con questa nuova versione si va al di là del mito di Hiram, risalendo ad Enoch, patriarca biblico dei cui viaggi celesti si occupano gli scritti apocalittici: egli avrebbe avuto una  visione nella quale gli si ordina di edificare un tempio sotterraneo sorretto da nove archi, e contenente una targa d’oro in cui sono incisi dei caratteri occulti rivelatigli nel sogno. Anche fuori dal tempio vengono eretti così dei pilastri, costruiti in modo da poter resistere al diluvio, uno dei quali è di marmo e reca incisi i segreti del tempio, l’altro è di bronzo e reca incisi i segreti delle arti liberali, e in particolare dell’arte muratoria. Migliaia di anni dopo, gli architetti del tempio di Salomone scoprono il tempio ad archi costruito da Enoch sottoterra, con le preziose iscrizioni, e vengono così in possesso della conoscenza degli antichi misteri.

La storia di Enoch sottolinea la conoscenza di tutte le cose di cui dispone eed2ca74d09e620d83ef0c60510a2f34--adam-and-eve-the-fall nel giardino dell’Eden, un’onniscenza che ha prodotto i segreti incisi sulle colonne, e che adesso viene tramandata con i misteri dei Massoni. Però apre anche un altro capitolo: Seth, il figlio virtuoso di Adamo, comprende questi concetti fondamentali e li trasmette correttamente alla generazione successiva. Invece, il suo malvagio fratello, Caino, inquina il pozzo della conoscenza e vi introduce numerosi errori e falsità. Pertanto accanto alla iniziazione si profila la minaccia della contro-iniziazione, ossia di un insegnamento esoterico sì, ma difforme dai principi originali, e ciascun sedicente maestro può tacciare i suoi concorrenti e i loro discepoli di praticare la contro-iniziazione. Comunque Enoch, discendente di Seth, preserva fedelmente le proprie conoscenze e le trasmette al genere umano in modo che esse sopravvivono al diluvio, incidendone i principi nel tempio ad archi che egli costruisce. Noè trasmette una parte di questa dottrina alla sua progenie, ma solo quando gli architetti di Salomone rinvengono la targa e i pilastri di Enoch sepolti essa è ripristinata nella sua interezza. I Templari divengono i depositari della conoscenza a seguito dell’esplorazione delle rovine sotterranee del tempio di Gerusalemme; essa è tramandata attraverso la Massoneria “primitiva” delle corporazioni medioevali, fino alla nascita della Massoneria speculativa, che la rende accessibile a chi vuole istruirsi nei suoi misteri.

Vi abbiamo riproposto il testo scritto da autori invisibili e pubblicato anni orsono nel sito Axis Mundi (non quello odierno,che non ha alcunche'a vedere con quello originale) il quale rappresento' un riferimento sapenziale di rara profondita'.

La prossima pubblicazione trattera’  “I Rosacroce”.

Aldo Reno (The Editor)


Los orígenes de la Masonería

En 1730, Samuel Pritchard, miembro de una logia constituida en Inglaterra, publicó un tratado titulado Masonería Discreta; e hizo un juramento ante el Lord Mayor de Londres que era una copia verdadera. « Samuel Pritchard hace el juramento de que la obra anexa era un ejemplar verdadero y genuino en cada detalle ». En su trabajo, ha dado el catecismo o examen, en pregunta y respuesta, de los Aprendices, el Compañero de Artesania y el Maestro Masón. No hubo dificultad para hacer esto, ya que es una mera forma.

« En su introducción », dice, « la institución original de la Masonería consistió en la fundación de las artes liberales y las ciencias, pero más especialmente en geometría, ya que en la construcción de la torre de Babel,

The idea of a universal human language goes back at least to the Bible, in which humanity spoke a common tongue, but were punished with mutual unintelligibility after trying to build the Tower of Babel all the way to heaven. Now scientists have reconstructed words from such a language.

el arte y el misterio de la Masonería se introdujeron por primera vez, y de allí, transmitido por Euclides, un matemático digno y excelente de los egipcios; y se lo comunicó a Hiram, el Maestro Masón involucrado en la construcción del Templo de Salomón en Jerusalén ».  Además del absurdo de derivar la masonería de la construcción de Babel, donde, según la historia, la confusión de las lenguas impidió que los constructores se entendìeran entre si y, por consiguiente, comunicaran cualquier conocimiento que tuvieran, existe una evidente contradicción en el punto de la cronología en el cuenta que él da.

El Templo de Salomón fue construido y dedicado 1004 años antes de la era cristiana; y Euclides, como se puede ver en las tablas de cronología, vivieron 277 antes de la misma época. Por lo tanto, era imposible que Euclides pudiera comunicarle algo a Hiram, ya que Euclid no vivió hasta 700 años después de la época de Hiram.

En 1783, el Capitán George Smith, inspector de la Real Academia de Artillería en Woolwich, en Inglaterra, y Gran Maestro Provincial de Albañilería para el condado de Kent, publicó un tratado titulado « El Uso y Abuso de la Masonería Libre ».

En su capítulo de la antigüedad de la Masonería, hace que sea coetáneo con la creación, « cuando », dice él, « el arquitecto soberano elevó en los principios masónicos el bello mundo, y ordenó a la ciencia maestra, la Geometría, establecer el mundo planetario , y para regular por sus leyes todo el estupendo sistema en una proporcion justa e infalible, girando alrededor del sol central ».

« Pero », continúa él, « no tengo libertad para descorrer públicamente la cortina, y abiertamente para disentir sobre esta cabeza; es sagrada, y siempre lo será; aquellos que son honrados con la confianza no la revelarán, y aquellos que no lo conocen no pueden traicionarlo ». En esta última parte de la frase, Smith se refiere a las dos clases inferiores, el compañero artesano y el aprendiz inscrito, porque dice en la siguiente página de su obra: “No todos los que apenas se inician en la Masonería libre son a quienes se les confiaron todos los misterios que les pertenecen, no se pueden obtener como cosas por supuesto, ni por cualquier capacidad.

El docto, pero desafortunado Doctor Dodd, Gran Capellán de la Masonería, en

su discurso en la dedicación de Free-Masons Hall, Londres, rastrea la Masonería a través de una variedad de etapas.  Los masones, dice él, están bien informados por sus propios registros privados e

by John Russell, oil on canvas, 1769

interiores de que la construcción del Templo de Salomón esuna era importante, de donde derivan muchos misterios de su arte. «Ahora » ,dice él, « recordemos que este gran evento tuvo lugar más de 1000 años antes de la era cristiana, y en consecuencia más de un siglo antes de que Homero, el primero de los poetas griegos, escribiera, y más de cinco siglos antes de que Pitágoras trajera al este, su sublime sistema de instrucción verdaderamente masónica para iluminar nuestro mundo occidental. Pero, por remoto que sea este período, no nos damos cuenta desde allí del comienzo de nuestro arte. Aunque podría deberse al sabio y glorioso Rey de Israel, algunos de sus muchas formas místicas y ceremonias jeroglíficás, sin embargo, ciertamente el arte mismo es coetáneo con el hombre, el gran tema de la misma ».

« Trazamos »,  continúa él, « sus pasos en las edades y naciones más distantes, más remotas del mundo. Lo encontramos entre los primeros y más famosos civilizadores del este. Lo dedujimos regularmente de los primeros astrónomos de las planicies de Caldea, de los sabios y místicos reyes y sacerdotes de Egipto, de los sabios de Grecia y de los filósofos de Roma ».

A partir de estos informes y declaraciones de los masones de primer orden en la institución, vemos que la Masonería, sin declarar públicamente eso, reclama una comunicación divina del creador, de una manera diferente y desconectada del libro que los cristianos llama a la biblia; y el resultado natural de esto es que la Masonería se deriva de una religión muy antigua, totalmente independiente y desconectada de ese libro.

Para llegar enseguida al grano, se deriva la Masonería (las costumbres, ceremonias, jeroglíficos y cronología  y son  los restos de la religión de los antiguos Druidas; quienes, como los Reyes Magos de Persia y los Sacerdotes de Heliópolis en Egipto, fueron Sacerdotes del Sol. Le rindieron culto a esta gran luminaria, como el gran agente visible de una gran primera causa invisible a quien denominaron «Tiempo sin límites ».

La religión cristiana y la masonería tienen un mismo origen común: ambos se derivan de la adoración del sol. La diferencia entre su origen es que la religión cristiana es una parodia del culto al sol, en la que ponen a un hombre al que llaman Cristo, en el lugar del sol, y le pagan la misma adoración que se pagó originalmente a el Sol, como lo he mostrado en el capítulo sobre el origen de la religión cristiana.»

En la Masonería, muchas de las ceremonias de los Druidas se conservan en su estado original, al menos sin ninguna parodia. Con ellos, el Sol sigue siendo el Sol; y su imagen, en forma de sol, es el gran ornamento emblemático de las logias masónicas y los vestidos masónicos. Es la figura central en sus delantales, y lo usan también colgante en el pecho en sus logias, y en sus procesiones. Tiene la figura de un hombre, como a la cabeza del sol, como Cristo siempre está representado.

En qué período de la antigüedad, o en qué nación, esta religión se estableció por primera vez, se pierde en el laberinto del tiempo no registrado. Generalmente se atribuye a los antiguos egipcios, los babilonios y los caldeos, y luego se redujo a un sistema regulado por el aparente progreso del sol a través de los doce signos del zodiaco por Zoroastro, el legislador de Persia, desde donde Pitágoras lo trajo a Grecia. Es a estos asuntos que el Dr. Dodd se refiere en el pasaje ya citado de su oración.

La adoración del Sol como el gran agente visible de una gran primera causa invisible, « Tiempo sin límites », se extendió por una parte considerable de Asia y África, de allí a Grecia y Roma, através de toda la antigua Galia y en Gran Bretaña y Irlanda.

Smith, en su capítulo sobre la antigüedad de la Masonería en Gran Bretaña, dice que «a pesar de la oscuridad que envuelve la historia masónica en ese país, varias circunstancias contribuyen a probar que la Masonería Libre fue introducida en Gran Bretaña alrededor de 1030 años antes de Cristo ». No puede ser Masonería en su estado actual al que Smith alude aquí. Los Druidas florecieron en Gran Bretaña en el período del que él habla, y es de ellos de donde desciende la Masonería. Smith ha puesto al niño en el lugar del padre.

A veces sucede, tanto en la escritura como en la conversación, que una persona deja escapar una expresión que sirve para desentrañar lo que intenta ocultar, y este es el caso de Smith, porque en el mismo capítulo dice: « Los druidas, cuando se dedicaron a escribir, utilizaron el alfabeto griego y me atrevo a afirmar que los restos más perfectos de los ritos y ceremonias de los druidas se conservan en las costumbres y ceremonias de los masones que se encuentran entre la humanidad ». «Mis hermanos », dice él, «pueden ser capaces de rastrearlos con mayor exactitudde lo que estoy en libertad de explicarle al público ».

Como el estudio y la contemplación del Creador, está en las obras de la creación, el Sol, como el gran agente visible de ese Ser, era el objeto visible de la adoración de los druidas; todos sus ritos religiosos y ceremonias tenían referencia al aparente progreso del Sol a través de los doce signos del Zodiaco y su influencia sobre la tierra. Los masones adoptan las mismas prácticas. El techo de sus Templos o Logias está adornado con un Sol, y el piso esuna representación de la cara abigarrada de la tierra, ya sea mediante alfombras o mosaicos.

Freemasons Hall, en Great Queen Street, Lincolns Inn Fields, Londres, es un magnífico edificio que cuesta más de 12,000 libras esterlinas. Smith, al hablar de este edificio, dice: ‘El techo de este magnifico salón es con toda probabilidad la pieza más alta de arquitectura terminada en Europa. En el centro de este techo, un Sol resplandeciente está representado en oro bruñido, rodeado de los doce signos del zodiaco, con sus respectivos personajes.  El caso es que el día llamado el día de San Juan, es el 24 de Junio, y es lo que se llama el día de San Juan. El sol llega al solsticio de verano; y, con respecto a su altitud meridional, o la altura a mediodía, durante algunos días parece ser de la misma altura. El día astronómico más largo, como el día más corto, no es todos los años, a causa del año bisiesto, en el mismo día numérico, y por lo tanto, el 24 de Junio siempre se toma para el día de verano; y es en honor al sol, que ha llegado a su mayor altura en nuestro hemisferio, y no a San Juan, que este festival anual de los masones, tomado de los druidas, se celebra en pleno verano dia.

Las costumbres a menudo sobrevivirán a la remembranza de su origen, y este es el caso con respecto a una costumbre que todavía se practica en Irlanda, donde los druidas florecieron en el momento en que florecieron en Gran Bretaña. En vísperas del día de San Iuan, es decir, en la víspera del solsticio de verano, la luz irlandesa enciende en lo alto de las colinas. Esto no puede tener ninguna referencia a San Iuan; pero tiene una referencia emblemática del sol, que ese día está en su elevación más alta del verano, y podría decirse que en un lenguaje común llegó a la cima de la colina.

Aunque los masones han tomado muchas de sus ceremonias y jeroglíficos de los antiguos egipcios, es seguro que no han tomado su cronología desde allí. Si lo hubieran hecho, la iglesia los habría enviado pronto a la hoguera; como la cronología de los egipcios, como la de los chinos, va muchos miles de años más allá de la cronología de la Biblia.

La religión de los druidas, como se dijo antes, era la misma que la religión de los antiguos egipcios. druidsLos sacerdotes de Egipto eran los profesores y maestros de la ciencia, y fueron nombrados sacerdotes de Heliópolis, es decir, de la Ciudad del Sol. Los druidas en Europa, que eran del mismo orden que los hombres, tienen su nombre del teutón o antiguo idioma alemán; el alemán que antiguamente se llamaba Teutones. La palabra Druid significa un hombre sabio.

« Egipto », dice Smith, «de donde derivamos muchos de nuestros misterios, siempre ha tenido un rango distinguido  en la historia, y una vez fue celebrado sobre todos los demás por sus antigüedades, su aprendizaje, su opulencia y su fertilidad. En su sistema, sus principales héroes-dioses, Osiris e Isis, representan teológicamente al Ser Supremo y la Naturaleza universal; y fisicamente las dos grandes luminarias celestiales, el Sol y la Luna, por cuya influencia toda la naturaleza actuó. Los hermanos con experiencia de la sociedad, » dice Smith en una nota a este pasaie « estan bien informados sobre la afinidad que estos símbolos tienen con La Masonería, y por que se usan en todas las Logias Masónicas. »  Al hablar de la vestimenta de los masones en sus Logias, parte de la cual, como vemos en sus procesiones públicas, es un delantal de cuero blanco, dice,  « los Druidas eran vestidos de blanco en el momento de sus sacrificios y solemnes oficios. Los sacerdotes egipcios de Osiris usaban algodón blanco como la nieve. El griego y la mayoría de los otros sacerdotes vestían prendas blancas. Como masones, consideramos los principios de aquellos «que fueron los primeros adoradores del Dios verdadero », imitar su vestimenta y asumir la insignia de la inocencia ».

« Los egipcios », continúa Smith, « en las edades mas tempranas constituyeron un gran número de Logias, pero con cuidado asiduo mantuvieron sus secretos de la Masonería de todos los extraños. Estos secretos han sido transmitidos imperfectamente a nosotros por la tradición oral solamente, y deberían mantenerse sin descubrir a los trabajadores, artesanos y aprendices, hasta que con un buen comportamiento y un largo estudio se familiaricen mejor con la geometría y las artes liberales, y así calificados para Maestros y Guardianes, que rara vez o nunca es el caso de los masones ingleses ».

Autor: Bro.Ruber Dario Aguirreche Reye, Venezuela

The Templar Orders in Freemasonry

(This is an extract from “Historical Consideration of the Origin and Development  of Freemasonry”  by Arthur Edwards Waite  published in its entirety in 1923)

Less than forty years after the foundation of Grand Lodge ,  Knightly Orders begun to develop with titles , in some cases ,  being borrowed from the old institutions of Christian Chivalry.

The invention was so successful that those Orders multiplied from 1754 to the threshold of the French Revolution. New denominations were being devised when the old titles were exhausted and many rituals established.

Twenty years after the date of the London Grand Lodge and when that of Scotland may not have been twelve months old, the memorable Scottish Freemason  Andrew Michael Ramsay,  220px-Andrew_michael_ramsay delivered an historical address in a French Lodge in Paris,  in the course of which he explained that the Masonic Brotherhood arose in Palestine during the period of the Crusades, under the protection of Christian Knights, with the object of restoring Christian Churches which had been destroyed by Saracens in the Holy Land.

The foster-mother of Masonry, was the Chivalry of St. John.

Ramsay  left the Masonic arena after that speech and died in the early part of 1743, but his discourse produced a profound impression on French Freemasonry. He offered no evidence, but France undertook to produce the creation of Rites and Degrees of Masonic Knighthood, no trace of which is to be found prior of Ramsay. Their prototypes were the Knights of Malta, the Knights of the Holy Sepulchre, the Knights of St.Lazarus – all under the Papal seal – and the Order of Christ  under the patronage of the Portuguese Crown. There is no need to say that those Religious and Military Orders have nothing in common with the Operative Masonry of the past.   When the story of a secret perpetuation of the old Knights Templar rose up within Freemasonry, it came about that the Templar element overshadowed the dreams and pretensions of other Masonic Chivalries, or, more correctly, outshone them all. The Chevalier Ramsay never spoke of the Templar ; the points of his statements were  that :

  • the hypothetical building confraternity of Palestine united with the Knights of St. John of Jerusalem;
  • that such fraternity  became established in various countries of Europe as the Crusaders drifted back;
  • that its chief centre , in the thirteenth century , was Kilwinning in Scotland.

But the French and German Masonic minds went on to work upon this thesis, and in presenting the Craft with the credentials of Knightly connections,  it substituted the Order of the Temple for the Chivalry chosen by Ramsay. The Battle of Lepanto in October 1571 the-battle-of-lepanto-4-638and the Siege of Vienna had invested the annals of the St. John Knighthood with a great light of valour. But this was little in comparison with the attraction which, for some reason,  attached to the Templar name and was  magnified when the proposition arose that the great chivalry had continued to exist in secret from the days of Philippe le Bel even to the second half of the eighteenth century. But of course there is no evidence of any  Rite or Degree of Masonic Chivalry prior to 1737, the date of the discourse of Ramsay.

According to the Rite of the Strict Observance the proscribed Order was carried by its Marshal, Pierre d’Aumont, who escaped with a few other Knights to the Isles of Scotland, disguised as Operative Masons. They remained there and under the same veil the Templar Order continued to exist in secret from generation to generation under the shadow of the mythical Mount Heredom of Kilwinning.

The first Masonic Chivalry Order which put forward the story  of the Templar origin was The Strict Observance ,  founded by Baron von Hund in Germany between about 1751 and 1754.

The Story of the origin

The story goes  that the Templar Order  began in poverty, but Baldwin II, King of Jerusalem, gave them a house in the vicinity of the site where Solomon’s Temple had been built. When it was put in repair by Hugh de Payens and the rest of the first Brethren, their digging operations unearthed an iron casket which contained priceless treasures. Chief among them was the process of the Great Work in Alchemy, in other words the secret of transmuting metals, as it had been communicated to Solomon by the Master Hiram Abiff.

Only in this way it  is    possible to account for the wealth which adorned and characterised the First Temple. The discovery also explains  the wealth acquired by the Templar Order and which it later led to their destruction. Traitors who knew of the secret, although they had not themselves attained it, revealed the fact to Clement V and Philip the Fair of France, and the real purpose of the persecution which followed was to wrest the transmuting process from the hands of its custodians.  Jacques de Molay and his co-heirs died to preserve such secret but three of the initiated Knights made their escape and after long wandering from Country to Country,  they found refuge in the caves of Mount Heredom. They were helped by Knights of St. Andrew of the Thistle, with whom they made an alliance and on whom they conferred their knowledge. To conceal it from others and yet transmit it through the ages , they created the Masonic Order in 1340; but the alchemical secret, which is the physical term of the Mystery, has only ever been  reserved to those who can emerge from the veils of allegory , that is to say, for the chiefs of St. Andrew of the Thistle, who are Princes of the Rosy Cross and the Grand Council of the Chapter.1200px-JacquesdeMolay

There is nothing in this story that can be taken seriously but  this is not to say that there is no vestige of possibilities behind it. In which case the old material would then have been worked over and adapted to Masonic purposes, inspired by the oration of Ramsay.

 

Edited by Aldo Reno (Febr 2018)

The Order of the Philalethes

Throughout the second half of the XVIII century a number of Masonic Congresses were held in Germany and France –   including the two that the Philalethes[1] organised –  which greatly influenced the process of assessment of Freemasonry. The more notable of those meetings  was the Convent or Congress of Wilhelmsbad [2]  started in 1782,  which came about as a result of several others held in Jena, Altenburg, Kohlo, Brunswick and Wolfwenbuttel over a period of three years.

In general those Masonic assemblies can be categorised as :

  • Those that were held for the purpose of addressing administrative issues
  • Those that aimed at reasserting the dogma, reviewing the ritual and researching the history of the Order.

The scope of such an exercise was to put an end to the fights for the predominance of one current over another and instead encourage free discussions about the doctrine, the origins and development of the Order, the discovery and understanding of its symbols and words.

One of those currents battling for supremacy was the Neo Templarism which aimed at monopolising the Masonic Order for its political schemes. It had been imported in Europe from Scotland  in 1737 by a character still now much talked about in the Masonic historiography : the Baron Andrew Michael de Ramsay[3], a presumed secret agent  of the Great Pretender of the England throne –  James Stuart. In contraposition to that current,  were the mystical Philalethes who admirably mired to harmonically fuse the various schools of initiation  around the Masonic Brotherhood.

There is much to write about the Masonic Congresses and their incidence in history and I intend to enlarge on the subject in a future paper. But for now suffice to say:

a) That the course of action planned at Wilhelmsbad changed the face of  Europe by bringing down the old social order.

b) That the Philalethes Congress clipped the ambitions of Count Cagliostro, Grand Master of the Egyptian Rite,  to unite all the Masonic Orders into a Universal Order: his own !

masonic congress

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The Transition from Templars into Freemasons

The article by De La Riviere of February 2017 referred to the claim that the Chevalier Ramsay made  in his speech of 1736 to the Grand Lodge of France in Paris, that the Freemasons descended from the Knights Templar. Many eminent Freemasons share such perception and historians concur that the roots of Freemasonry date back to the Crusades.

It is a myth to say that The Crusades were military expeditions aimed at defending the Catholic faith; greed was also a big incentive. The unwritten law of succession of the time seriously penalised the junior  male offsprings from noble marriages; they could inherit  neither the family  title nor  the family’s wealth. They needed to look outside their kingdom’s borders for richness , power and glory and saw the Crusades as a befitting façade to hide their desire for worldly gains.

The instigator of the first Crusade was Pope Urban II urbano2 who had summoned the Council of Clermont, France, in 1095 and called for a war which had the intent of reclaiming the Holy Lands from the Muslims. Hundreds of minor princes, knights, vassals and tens of  thousands of ordinary people took part in the Holy Wars, each with his own plan: the French knights wanted more land, the Italian merchants sought to add another good commercial opportunity to their portfolio, the common soldiers dreamed for glory  and the peasants longed for freedom from the miserly life to which they had been  doomed back home.

When after months of travel by sea, foot and horse, the Crusaders reached Jerusalem it was the year 1099. They put the city under siege and five weeks later entered it as the conquerors, plundering everything and massacring every one in their way. It is reported that in two days the Crusaders  killed some 40,000 souls between Muslims and Jews. They then elected Jerusalem as their capital and founded a Kingdom that stretched from Palestine to Antioch.

The Crusaders then began to  organise themselves in a way that would efficiently support the new States they had founded. They established military orders which have remained unique in history; among such Orders  there  was one that has fascinated people down the centuries: the Order of the Knights Templar.

 THE WARRIOR MONKS

crusaderThe full name of that Order was: “The Poor Fellow-Soldiers of Jesus Christ and the Temple of Solomon”   and it was founded by two French knights – Hugh de Payens and Godfrey de St Omer- some twenty years after Jerusalem had been ransacked.

Their connection with Solomon was the mount onto which the old King of Jerusalem’s temple once stood and which had became the Templars’s headquarters.  King Baldwin I – a Frenchman from Boulogne and brother of Godfrey of Bouillon, the first Crusader ruler of Jerusalem – had bestowed the Knights  a  wing of his palace. And as such palace had been built  right next to King Solomon Temple’s ruins, the Knights  became known as the “Knights of the Temple” or Templars.

They Templars became bankers and lent money to merchants and Kings, exchanged currencies, bought land, built castles and churches and amassed a great deal of wealth. Having first established themselves as men of excellent military skill , they no longer needed to live on the rewards received for protecting the thousands of  pilgrims and merchants who come to the Holy Lands from all parts of Europe. They therefore became the rightful and sole intermediaries in just about all things taking place between the West and the Orient.

Eventually in 1187 the Crusaders lost Jerusalem to the Muslims and were killed in reiteration for their earlier massacres; those who managed to escape death

Knights
Knights

fled to Europe where they continued silently to prosper financially and regain power. The majority settled in France and in particular in the southern region of Provence. But,  decades later ,their activity of money lending to the Royal family led King Philip (le Bel) to become highly indebted.  Fearful of losing control of his Kingdom, the monarch decided  to  arrest all the members of the Order with the aim of seizing their hidden fabulous treasure. But the raid of 1307 in Paris did not return the expected results : the  underground city vaults in which the treasure  was believed to have been stored were found almost empty!

It was now time for Pope Clement V to join in  the arena and continue the purge King Philip had started.  He accused the Knights of heretism and brought them in front of the  Inquisition Tribunals.

The Grand Master of the Order – Jacques de Molay – was publicly burnt at the stake in Paris in 1314.

Jacques de Molay
Jacques de Molay

Thereafter , the Templars dispersed throughout Europe –  perhaps even sailed the Atlantic! – and went underground.

Having been labelled “heretics” by Rome, the survivors of the suppression could only  find shelter in Kingdoms which did not recognise the authority of the Catholic Church and under the ruling of King Robert the Bruce, Scotland was indeed one of those anticlerical states. When the knights arrived in Alba[1] , they schemed a convenient way to disguise themselves: they infiltrated the operative Lodges of the bricklayers and passed  themselves for operative masons.    This dualism of “knight-builder” is exactly what the Chevalier Ramsay was referring to in his speech when he said:

“(…) The word FM must not be taken in a literal (…) and material sense as if our founders had been simple workers in stone or merely curious geniuses who wanted to perfect the Arts. They were not only skilful architects (…) but also religious and warrior Princes who designed, edified and protected the living Temples of the Most High.  And (…) whilst they handled the trowel and mortar with one hand, in the other they held the sword and the buckler.   

The Templars were thus able to survive, maintain alive their rituals and perpetrate their philosophy through the foundation of the Masonic Scottish Rite. It is interesting to note that the name of the leader of those Templars who had taken refuge in Scotland was Mabeignac and that his name was later changed to the more Scottish sounding “Mac Benach” , probably to more easily obtain access into the builders’ Craft. The speculative Freemasons are familiar with  this name as it is mentioned  in the Ritual.

 WHY DID THE TEMPLARS ABANDONED CHRISTIANITY ?

During their time in Jerusalem the Templars are said to have adopted a number of strange and mystical doctrines. It would seem that the Order was influenced by some “secrets” it had discovered , resulting in the Knights abandoning Christianity.

What could those secrets be?

Were they  the stolen ancient Egyptian teachings included in the Kabala,  whose rituals are often associated with Magic?  Was it the occult information that only Pharaohs possessed?  It may be possible given that  the Temple of King Solomon itself contains some of the mathematical secrets also known to the Ancient Egyptians!

The authors of the book “The Hiram Key” [2] book hiram keystate that  there is definitely proof of a great deal of excavation  been made under King Solomon’s Temple which predates any investigation undertaken in recent history.  The “Hiram Key” authors put forward the theory that the Templars must have discovered something under the Temple that completely changed their view of the world and of history.

This theory appears to have been accepted even by the famous Italian novelist and past Worshipful Master of the Order Umberto Eco[3] , author of “The Name of the Rose” and other similar bestsellers.  In his book “Foucault’s Pendulum”, he hints that some prominent Jews had learnt those secrets during their permanence in Egypt, had stolen them and included them in the Old Testament.  He wrote: “(…) The secret (of the Temple) is known only by a small group of Rabbis who remained in Palestine (…) and from them the Templars learnt it”.

The authors of the “Hiram Key” explain that the Egyptiansegyptians never believed in the miracle of the creation; they thought that the Universe had originated from Chaos which  began to evolve only by accident. And that what we witness in our daily life is simply a war between the forces of Chaos and of Order.

By learning and adopting that Egyptian-Kabalist doctrine,  shared by the Jews, the Templars clearly embarked on an irreversible conflict with the Catholic Church. They sealed their own fate!

THE BIRTH OF THE SCOTTISH RITE

The Scottish King who had welcome the Templars on his land allowed them to freely continue exercise their doctrine and  to greatly influence the future Masonic Lodges of his Realm.

Many years later, some of the Scottish Templars and their brethren returned to France  and established there  “The Masonic Scottish Rite” , recognised by all  as the oldest Rite in Freemasonry.

by Aldo Reno

The author forbids any reproduction or publication of this article, in full or in part, without his explicit authorisation. 

[1] Gaelic word for Scotland

[2] Christopher Knights and Robert Lomas

[3] Umberto Eco: This eminent Freemason and University Lecturer ,  in 2016 passed to the Grand Lodge above

Sources:                                                                                                                               Global Freemasonry by H. Yahya ; The Hiram Key by Christopher Knights and Robert Lomas ; Foucault’s Pendulum by Umberto Eco