L’Apprendista e il Catechismo Massonico – Parte Quarta

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IL GIURAMENTO MASSONICO

L’indissolubile vincolo che lega indistintamente ogni uomo libero e di buoni costume a tutti i Massoni  sparsi sulla superficie del mondo, con legami di fratellanza sia materiale che spirituale,  si chiama il Giuramento Massonico.

Tale giuramento lega l’uno all’altro i Fratelli Massoni dal momento stesso in cui pronunciano una formula simbolica, semplice, anche se  un po’ antiquata per le nostre orecchie moderne. Formula che ogni profano, genuflesso, pavido per le prove già da lui subite, forse pronuncerà senza neppure aver ponderato bene il significato delle parole che, per lui che non ha  ancora visto la luce spirituale e materiale del Tempio, appariranno oscure. Ma d’altro canto, nessuno lo ha spinto a giurare, come nessuno lo ha spinto ad entrare nel Tempio alla ricerca della Verità Massonica. Egli è venuto liberamente e liberamente egli giura.

La LIBERTA’ e’ una verità divina che solo la libera muratoria, inziaticamente,  ancora venera. La luce della Massoneria, Fratelli, viene accesa poco per volta alla mente vergine del Massone: l’iniziando la intravede dapprima attraverso un velo nero che egli cerca di penetrare con lo sguardo interessato e curioso, poi pian piano le tenebre si dissolvono per dar sempre piu’ chiarore al suo spirito ansioso di ricerca. E’ un pregio ed un vanto della Massoneria esigere che ogni libero spirito trovi il cammino da sé.

Il Maestro Venerabile che invita il profano a ripetere la formula del giuramento, dovrebbe mantenere per un minuto il silenzio assoluto nell’Officina, dare all’iniziando il senso del vuoto, dell’attesa, dell’incertezza timida dell’incognito, iniziazione-696x371infondere in lui la profonda responsabilità del momento e dell’atto che si accinge a compiere. Tutti i Fratelli intervenuti alla cerimonia dovrebbero, con l’immobilità del corpo , creare un cerchio di solidarietà che il profano possa intravede compatto,  a testimonianza che la solennità del giuramento è un indissolubile vincolo che lega moralmente e materialmente i Massoni fra di loro.

In questo clima mistico, ieratico, in questo silenzio religioso,emotivo e solenne, risuona alta la voce del Maestro Venerabile per impartire al neofita il piu’ grande e sacro principio della Massoneria: la Liberta’. Cos’e’ la Liberta’ ?  E’ Verità indiscutibile, Luce splendente di Giustizia, affermazione del Diritto Umano, Aspirazione di umili e di oppressi, patrimonio intangibile dello Spirito.

La Liberta’. Questa è la parola che, rompendo il silenzio, viene pronunciata a gran voce perché immediatamente il neofita ne riceva tutto il significato e la bellezza e su di essa basi i principi della propria vita e, per il trionfo di essa, impegni tutte le sue forze e tutta la sua capacità. Come la sua mente e le sue volontà sono rimaste libere, egli si impegna a rispettare la libertà altrui e a difendere chi sia minacciato di perderla . Non è infatti il profano venuto liberamente alla Massoneria con spontaneita’? Nessuno lo ha spinto.  “Non è la Massoneria che va dal profano, ma è il profano  – pietra grezza, potenziale Massone –  che va alla Massoneria”.  Il profano lo ha voluto «con pieno e profondo convincimento dell’animo, con assoluta e irremovibile volontà ››. Questo egli giura « di fronte al venerato simbolo del Grande Architetto dell’Universo ; di fronte ai Simboli della Libertà, Fratellanza ed Uguaglianza umana ›› con la sua mano appoggiata sul Libro Sacro, sul Compasso e  Squadra.

tre-principi-massoneriaIl Massone , dicono gli antichi doveri di un libero muratore ,  non sarà mai un ateo ma la sua religione sara’ quella religione sulla quale tutti gli uomini sono d’accordo. Egli riconoscera’ l’esistenza dell’Essere Supremo ma è lasciato libero di di interpretarlo come meglio sa e come può. Ma ogni Massone deve avere l’aspirazione di raggiungere o avvicinarsi alla conoscenza di Dio ,riconoscendo la sua sovrana autorità incombente sui destini dell’Universo.

Ordine, Amore, Infinito, Luce, Giustizia, Bene, Spirito, Conoscenza, qualunque sia il nome astratto e l’attributo che ogni uomo voglia dare a Dio per farsene un simbolo dell’Essere Supremo che ha  costruito ed ordinato l’Universo, il Massone deve riconoscerne in Lui l’alto potere e  la grande forza tesa sempre al bene ed al progresso dello spirito umano.

Di fronte a un simile testimone, di fronte ai simboli della Libertà, Fratellanza ed Uguaglianza, e a quello del Grande Architetto dell’Universo, ed affermati alla stessa stregua dell’esistenza di Dio, il profano ora  invoca la piu’ sacra delle cose terrene: «l’affetto e la memoria dei miei piu cari››, a sancire il legame che lo lega alla Massoneria. Questo concetto, espresso nel giuramento massonico, è per l’iniziando e per tutti i massoni un insegnamento di umiltà e di morale. Forse in nessun’altra pagina del rituale massonico compare, come in questo brano del giuramento, la menzione dei legami terreni ed ultraterreni che per diritto vengono dal mondo profano, per la prima ed unica volta,  portati nel Tempio.

L’affermazione del caro vincolo della famiglia, è sentito dal Massone non come un dovere ma come una cosa vera, istintiva, innata, consone all’ordine dell’Universo, come una entità biologica di sangue e di amore, una unione inscindibile.

La famiglia e’ per il Massono scopo e fine del suo operare, è per il Massone un incentivo a  operare per il bene stesso di essa. Nella famiglia egli avrà gioie e per essa provera’ fatiche; ma i dolori saranno da lui accettati per un bene maggiore: l’affetto dei suoi cari.

Il Massone impartirà alla famiglia  i suoi insegnamenti ed il suo operare sarà svolto al bene perché egli sa che i suoi cari, traendo tesoro dalla sua esperienza, affascinati dalla sua saggezza, troveranno la felicità.   Non è quindi senza motivo che il giuramento massonico invochi a salvaguardia dei suoi principi la cosa piu’ sacra cui l’uomo sia legato ” l’affetto e la memoria dei miei piu’ cari .

Per questa memoria il profano impegna l’onore e la coscienza, ben sapendo che l’uomo senza onore è esposto « al disprezzo ed alla esecrazione di tutta l’umanità ed al suo proprio incessante rimorso ››.

ONORE: una legge prepotente, severa, incorruttibile per il Massone!

Egli avrà sacro l’onore e la vita non solo dei Massoni ma di tutti gli uomini suoi Fratelli per nascita, egli non insidierà l’onore di alcuno, né si macchiera’ come Caino del sangue del prossimo.

Il neofita ha ricevuto finora quei principi morali che ogni uomo nato libero e di buoni costumi non poteva ignorare e gli viene richiesto di osservarli. E se egli veramente aspira ad innalzare Templi alla Virtu’, deve sentire tutta la bellezza della morale massonica, deve impegnarsi di rispettarne i principi, difenderli e combattere per essi al solo scopo del trionfo della Verità e della Giustizia. Ma il neofita deve ancora imparare il mezzo per raggiungere questo intento, ed il giuramento che egli va prestando gli insegnara’ il caposaldo del metodo per raggiungere gli intenti prefissi.

(Continua)    

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The Editor  Aldo Reno

di Elio Levi,33° - Estratto di un articolo serializzato nel Periodico Esoterico Conoscenza - Anno XI N.6 , Nov.- Dec.1975